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La Franciacorta

La Franciacorta tra tradizione enogastronimoca, birrificazione e  territorio

La Franciacorta è un territorio situato nel cuore della Lombardia, non troppo lontano da Milano. La terra si affaccia sulle sponde del lago d'Iseo e si sviluppa in un'area di circa duecento chilometri.

Franciacorta: il territorio

La terra presenta una morfologia prevalentemente collinare, racchiusa tra gli ultimi stralci delle Alpi Retiche e le sponde del fiume Oglio. La zona dove oggi Risiede la Franciacorta era originariamente occupata da un ghiacciaio, che oltre centomila anni fa si è ritirato per fare spazio a una terra ricca di nutrimento e particolarmente fertile: il suolo è caratterizzato da una grande ricchezza di minerali, sia presenti in modo naturale, che aggiunti tramite bonifiche e coltivazioni che ci sono state nei secoli. La conformazione stessa del territorio, con terreni semi-porosi, favorisce il defluire delle acque in eccesso e un'irrigazione perfetta, soprattutto delle viti: tutto ciò ha reso queste terre tra le migliori produttrici di uva da vino e meta frequente del turismo enologico. La terra famosa per i suoi vini, com'è facile immaginare, è poi anche terra di grande tradizione gastronomica. Negli ultimi anni, anche grazie alla continua ricerca fra tradizione e innovazione questa terra ha visto la nascita di una fervente attività di birrificazione artigianale, con diversi birrifici e microbirrifici sul territorio.

Cenni storici sulla Franciacorta

Non sono disponibili, ai giorni nostri, documenti storici che spieghino da cosa derivi il nome Franciacorta, piuttosto è possibile fare delle supposizioni. L'opinione più condivisa è che il nome derivi dal latino ‘curtes francae’, ovvero zone franche, intendendo libere dal pagamento di tributi. L'ipotesi è nata dal fatto che il territorio, in epoca medioevale, ospitava comunità di monaci benedettini, stabiliti vicino al lago d'Iseo. Questi erano esentati dal pagamento dei dazi per il commercio o il trasporto delle loro merci nei terreni limitrofi, perché svolgevano un'importante scopo di bonifica e di istruzione ai contadini che lavoravano lì. Con il passare del tempo la Franciacorta è diventata un terreno sempre più interessato dalle coltivazioni di viti, grazie alla conformazione e la qualità della terra. Verso la metà degli anni Novanta è stato avviato uno studio per stabilire la vocazione enologica del territorio, incrociando dati morfologici, caratteristiche climatiche e le prestazioni del vigneto, al fine di stabilire quali varietà di uva fossero le più adatte. Lo studio (denominato pedologico) ha individuato sei unità vocazionali nella regione, ognuna delle quali privilegia l'utilizzo di un determinato tipo di uva, dalle quali si distingue un certo tipo di vitigno.

Franciacorta: cultura e tradizione

Quando si sente la parola Franciacorta si pensa immediatamente al vino. Come abbiamo potuto scoprire nel paragrafo precedente, la Franciacorta è sempre stata un terreno di coltivazione molto fruttuoso: le DOCG al suo interno, insieme alle pregiate bottiglie di differenti varietà, sono il prodotto d'eccellenza partorito dalle fertili terre, omonimo e conosciuto in tutto il mondo. Ogni anno gli ettari di territori collinari danno vita a tonnellate di uve pregiate, dalla cui sapiente lavorazione vengono prodotte più di diciassette milioni di bottiglie. Nel 1995 il vino Franciacorta è stato insignito del blasone DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), una certificazione che si ottiene solo dopo che l'etichetta è stata fregiata della più comune DOC (Denominazione di Origine Controllata) per dieci anni consecutivi: tutto questo grazie al mix di tradizioni secolari sempre rispettate e un buon territorio di partenza.

Il turismo a Franciacorta

Fin dalla primavera la Franciacorta regala esperienze indimenticabili, con paesaggi in continuo mutamento che attraversano le stagioni e cambiano fino al tardo autunno, dove viene ultimata la raccolta dell'uva. Ogni mese i visitatori potranno ammirare un panorama diverso e indimenticabile. Non molti sanno che la Franciacorta ospita anche percorsi da fare a piedi o in bicicletta. La terra dei vini più essere riscoperta in un itinerario studiato per carpirne tutte le meraviglie, tra avvallamenti, vigneti e naturalmente tante cantine.
La strada della Franciacorta offre alcuni percorsi da fare in bicicletta che dal lago d'Iseo giungono fino alla limitrofa città di Brescia: lungo di essa si potranno incontrare diverse cantine per assaggiare le varietà enogastronomiche locali e turisti di tutto il mondo da sempre vi si cimentano, tra mille sfumature di colore, sia dei paesaggi che dei vini. Proseguendo lungo il percorso, si potranno riscoprire anche piccoli comuni tradizionali come Gussago e Cellatica, alle porte del Capoluogo. Tutti gli itinerari sono curati dal Comune di Brescia, che ha pensato di suddividerli in colori per distinguere più percorsi e direzioni: vale la pena farli tutti.
- il percorso blu incomincia dall'Abbazia Olivetana e conduce fino a Povaglio d'Iseo e passa nel cuore della Franciacorta , tra le campagne di Fantecolo. La strada blu ha una lunghezza di trenta chilometri, adatta a tutti senza troppe impervietà, che si può compiere in bici in due ore e mezza;
- il percorso giallo costeggia la riva del lago d'Iseo e si inoltra nella regione passando per Corte Franca fino a Calino e Bornato. Anche questa strada ha una lunghezza di trenta chilometri;
- il percorso nero inizia proprio dal centro di Brescia e passa per le periferie costeggiando i piccoli paesi che contornano la Franciacorta, per poi portare su magnifiche strade di campagna e ricondurre al punto di partenza. La strada nera si percorre in circa tre ore a piedi con una lunghezza di quaranta chilometri;
- il percorso rosso attraversa la zona sud della Franciacorta, in un itinerario chiuso che attraversa Erbusco, paese rinomato per le sue statue antiche, e Cazzago San Martino.
Anche per chi ama il trekking c'è la possibilità di fare un viaggio entusiasmante nella terra dei vini. Sono disponibili numerosi percorsi a piedi grazie ai quali si potrà approfondire la conoscenza di storia, cultura antica, tradizioni e usanze che tutt'ora vengono sfruttate in alcune cantine. Tutti i percorsi per il trekking sono preesistenti e studiati per garantire una visita a tutti i tipi di visitatori, dagli amanti delle passeggiate nei boschi a chi le effettua per la prima volta. A differenza dei percorsi ciclabili, quelli a piedi non hanno a disposizione indicazioni stradali con segnaletica colorata: chi desidera scoprire la Franciacorta a piedi dovrà lasciarsi guidare dall'olfatto, dalle sensazioni e dai paesaggi.